Il Sindacato SSM ha valutato positivamente la decisione del Consiglio Federale di attribuire alla SSR, dal 1° gennaio 2021, 50 milioni di franchi in più all’anno dai proventi del canone radiotelevisivo. Si tratta di una decisione importante e attesa da tempo, che da un lato compensa il calo degli introiti pubblicitari e dall’altro valorizza e riconosce l‘importante ruolo di servizio pubblico che svolgono la SSR e la RSI.

L’SSM è tuttavia stupito dall’annuncio della SSR di volersi attenere con fermezza agli attuali piani di risparmio e di riforma. Questa intenzione è sorprendente perché gli effetti della crisi attuale non sono ancora realmente noti. Se da una parte ci sono chiari segnali di un calo dei ricavi pubblicitari, dall’altra si contrappone una riduzione della spesa dovuta alla crisi di Covid-19. Ad esempio poiché attualmente non è possibile effettuare trasferte, poiché sono stati annullati importanti avvenimenti sportivi e culturali che incidevano anche sui costi, o per il fatto che riunioni e workshop attualmente vengono sostituiti da conferenze telefoniche a basso costo.

Al momento attuale non è dunque ancora possibile prevedere con esattezza l’evoluzione della situazione finanziaria della SSR per gli anni 2020 e 2021, ed ancora meno si può valutare quale sarà l‘impatto della pandemia non solo alla SSR ma sull’intero mondo del lavoro.

È quindi incomprensibile che la SSR si aggrappi a misure di austerità e di riforma decise in un contesto completamente diverso. Se per l’SSM la preoccupazione della direzione della SSR sugli sviluppi finanziari è comprensibile, siamo tuttavia convinti che le discussioni debbano essere condotte sulla base di una nuova posizione di partenza.

A livello cantonale l’SSM invita la RSI a sospendere ogni misura di riduzione dei costi e ad informare in modo trasparente e completo le parti sociali sull’attuale situazione e sugli ulteriori sviluppi. Solo dopo un’analisi approfondita sarà possibile trovare soluzioni comuni nell’interesse del personale. L’SSM inoltrerà le proprie richieste in tal senso alla direzione RSI.

Fonte: SSM Ticino