Daniel Lampart, capo economista USS, tratto da syndicom rivista

Nonostante le votazioni perse, il consigliere federale Ueli Maurer fa un nuovo tentativo per favorire i ricchi e la piazza finanziaria. Ora ci prova con l’abolizione della tassa di bollo, una vecchissima rivendicazione di banche e assicurazioni.

Finora tutti i tentativi in Parlamento hanno potuto essere respinti, anche perché il progetto comporta perdite fiscali nell’ordine di 2-3 miliardi di franchi. Il Parlamento e il consigliere federale Maurer puntano ora su una tattica volta a essere la meno trasparente possibile: hanno suddiviso l’abolizione in diverse tappe nella speranza che le singole fasi passino inosservate. L’USS ha però lanciato il referendum contro la prima tappa.

Fumo negli occhi

La prima tappa comprende l’abolizione della tassa d’emissione sulle azioni e sul capitale proprio generando così perdite per 200-250 milioni di franchi. La seconda parte comprende l’abolizione della tassa di negoziazione sulle obbligazioni e la soppressione dell’imposta preventiva sugli interessi obbligazionari. Qui la Confederazione calcola perdite per 200 milioni di franchi mentre l’USS ne stima oltre 500. In una terza fase si intendono sopprimere le altre tasse di negoziazione nonché la tassa di bollo sulle assicurazioni generando così un buco di ulteriori 2 miliardi di franchi.

Una sorta di imposta sostitutiva

Questo programma di riduzione delle tasse serve solo alla piazza finanziaria, ai ricchi e a chi percepisce redditi elevati. Poiché sono soprattutto le famiglie con un patrimonio di diversi milioni di franchi a possedere grandi partecipazioni azionarie e altri titoli. I 50mila contribuenti più ricchi della Svizzera possiedono circa tre quarti di tutte le azioni in possesso delle famiglie svizzere. Il valore dei titoli è nettamente superiore al loro conto in banca. Lo dimostrano alcuni studi sulle tasse patrimoniali condotti in diversi Cantoni.

La tassa di bollo sostituisce oggi in parte la mancante imposta sugli utili da capitale. Se viene abolita, vengono privilegiati i possessori di titoli. E se viene abolita l’imposta  preventiva sui rendimenti obbligazionari, gli investitori abbienti potranno sottrarsi all’obbligo fiscale grazie al segreto bancario.

I lavoratori dovrebbero invece continuare a pagare l’imposta preventiva sui loro conti correnti bancari. Abolendo la tassa di bollo verrebbe privilegiato anche il settore finanziario. Molte prestazioni di banche e assicurazioni non sono soggette  all’imposta  sul valore aggiunto. La tassa di bollo serve oggi come una specie di imposta sostitutiva.

Perdite fiscali sottostimate

Come già avvenuto nelle precedenti riforme fiscali, la Confederazione sottostima le perdite fiscali. Lo scorso anno, la tassa di bollo da sola ha portato alla Confederazione 2,42 miliardi di franchi che verrebbero meno in caso di una totale abolizione. Nel caso dell’imposta preventiva sulle obbligazioni vi si aggiungono perdite nell’ordine di diverse centinaia di milioni di franchi.

Inoltre: l’abolizione della tassa sulle emissioni potrebbe comportare perdite anche presso i Cantoni e i Comuni. A causa della tassa sulle emissioni, le aziende dichiarano, ad esempio al momento della fondazione, un valore basso per gli investimenti materiali. 

Di conseguenza possono ammortizzare di meno e pagano un po’ più di imposte sugli utili. Senza la tassa sulle emissioni, per le aziende diventa più allettante sovrastimare il valore degli investimenti materiali con conseguenti ammortamenti più elevati e pertanto imposte sugli utili più basse.

Riduzioni da troppo tempo

Già dalla metà degli Anni Novanta le tasse per chi guadagnava bene e per i benestanti sono state ridotte in diverse fasi. I Cantoni hanno ridotto fortemente le imposte sul reddito. In molti Cantoni le tasse patrimoniali per milionari sono state addirittura dimezzate. Nella Svizzera centrale le aliquote si attestano oggi nel frattempo all’1-2 per mille.

La riforma dell’imposizione delle imprese II ha ridotto le imposte per il capitale di ulteriori 1,5-2,2 miliardi di franchi all’anno. Gli oneri per i cittadini sono invece aumentati, soprattutto a causa dell’aumento dei premi delle casse malati. Un’abolizione della tassa di bollo favorirebbe ulteriormente i ricchi.

Firma il referendum