Dopo la mozione d’ordine di ieri, dovevano essere trattate in Parlamento ancora questa settimana due mozioni della consigliera nazionale del PS, Mattea Meyer, relative alla proroga delle misure di sostegno per i lavoratori indipendenti. Ma questa decisione è stata revocata su istanza del Partito liberale radicale con 93 voti contro 89. Una ristretta maggioranza si oppone quindi al sostegno dei lavoratori indipendenti e delle PMI. Una messinscena a scapito dei più piccoli. Il sindacato syndicom chiede ora al Consiglio federale di assumersi finalmente la responsabilità e di rappresentare adeguatamente i lavoratori indipendenti e le piccole imprese.

Nonostante gli allentamenti, molti lavoratori indipendenti non sono ancora tornati alla normalità. La consigliera nazionale del PS, Mattea Meyer, ha pertanto richiesto in due mozioni che venga prorogata fino a settembre l’indennità per perdita di guadagno per i lavoratori indipendenti e l’indennità per il lavoro ridotto per le persone con proprie società a responsabilità garantita. Mozioni, che a detta del sindacato syndicom sono urgentemente necessarie.

Il Consiglio federale tace, la maggioranza sta a guardare

La competente commissione del Consiglio nazionale ha sì approvato le due mozioni, ma nonostante l’urgenza il Consiglio federale non ha preso alcuna posizione in merito. Ecco perché la frazione del PS ha presentato una mozione d’ordine affinché entrambe le mozioni vengano trattate ancora in questa sessione. Il successo di questa richiesta è però durato ben poco: alcuni rappresentanti del Partito liberale radicale hanno chiesto di revocare questa decisione. Questo comporta che le due mozioni non potranno essere trattate nell’attuale sessione parlamentare. Così facendo, né il Consiglio federale né i partiti borghesi e alcuni membri dei partiti di centro e dei Verdi dimostrano di prendere sufficientemente sul serio la situazione attuale dei lavoratori indipendenti.

I lavoratori indipendenti e i freelance hanno dovuto attendere a lungo il sostegno del Consiglio federale. Limitate a livello temporale e senza tariffa minima, anche le misure menzionate sono per alcuni appena sufficienti a garantire un’esistenza dignitosa. Le misure di sostegno devono essere prorogate per evitare che a causa della crisi vengano meno numerose realtà professionali. syndicom si adopererà insieme ai suoi membri dei settori dei media e della comunicazione per evitare che i più piccoli vengano lasciati indietro.

Fonte: syndicom